INFLUENZA 2025: PICCOLA FRENATA DURANTE LE FESTIVITÀ MA PREPARIAMOCI AL PICCO

Nella cinquantaduesima settimana del 2024, dal 23 al 29 dicembre 2024, vi è stata una lieve, ma attesa, diminuzione del numero di casi di sindrome simil-influenzale dovuta alla chiusura delle scuole per le festività. I casi stimati, rapportati all’intera popolazione italiana, risultano essere infatti circa 582.500, per un totale di circa 5.186.300 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Al momento stiamo assistendo quindi a uno scenario differente rispetto alle previsioni: al posto di una presenza dominante del virus influenzale A/H3N2 (l’influenza australiana) stiamo invece vedendo un mix tra quel virus e l’A/H1N1 che spaventa di meno rispetto all’australiano che ha effetti più pesanti; poi ci sono anche molti altri virus respiratori in particolare il virus respiratorio sinciziale; ma anche il Covid fa la sua parte, anche se non in una fase particolarmente acuta. Sebbene le sindromi simil-influenzali abbiano avuto un andamento più lento rispetto all’anno scorso, non significa che il rischio sia diminuito. È verosimile infatti pensare che con la fine delle vacanze natalizie caratterizzate dalla triade “viaggi-baci-abbracci” e con l’apertura delle scuole, i contagi da influenza aumenteranno in maniera esponenziale. Secondo gli esperti, nell’arco di qualche giorno, i casi saranno più di due milioni a settimana, fino a raggiungere l’apice entro la fine del mese di gennaio, un po’ in ritardo rispetto all’anno scorso, quando invece il picco dei casi si concentrò tra la fine di dicembre 2023 e l’inizio di gennaio 2024. L’influenza 2024-25 è una forma influenzale lunga che porta ad avere la febbre anche per 5 giorni e con temperatura a 39-40°; il consiglio è quindi quello di stare a casa al caldo, di assumere antipiretici evitando il più possibile gli antibiotici e di non correre in ospedale soltanto perché la febbre non scende in quanto si tratta solo del normale decorso di questa influenza. Inoltre, c’è un altro fattore che potrebbe contribuire alla diffusione dei virus influenzali nei mesi a venire: il Giubileo 2025 porterà a Roma milioni di pellegrini da tutto il mondo e tale fenomeno potrebbe favorire rialzi improvvisi del numero dei contagi, soprattutto in primavera. Non si tratterà solo di influenza, ma anche di altri virus respiratori come il virus sinciziale, i rinovirus e il Covid. Buone notizie si hanno invece dal fronte delle vaccinazioni antinfluenzali, dove quest’anno si è registrato un aumento rispetto alla precedente stagione. Dato che ancora il picco dei casi non c’è stato, gli esperti ricordano comunque che ci si può ancora vaccinare, considerato che la protezione si sviluppa entro 15 giorni dalla somministrazione del vaccino. La vaccinazione, ricordiamolo, è offerta gratuitamente agli over 60, persone fragili, donne in gravidanza, operatori sanitari e caregiver.

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