Vaccinazione influenzale: le nuove raccomandazioni per proteggersi nella stagione 2025-2026
Ogni anno, l’influenza colpisce milioni di persone in Italia e nel mondo, causando sintomi fastidiosi e, in alcuni casi, complicazioni anche gravi. Per questo, il Ministero della Salute ha pubblicato le nuove raccomandazioni per la stagione influenzale 2025-2026, con l’obiettivo di proteggere soprattutto le fasce più fragili della popolazione e contenere la diffusione del virus.
Cosa ci dice l’esperienza?
L’influenza non è una semplice febbre stagionale. Ogni anno può causare tra i 3 e i 5 milioni di casi gravi nel mondo e centinaia di migliaia di decessi. In Italia, i picchi influenzali si registrano nei mesi invernali, portando a un aumento degli accessi al pronto soccorso e a un forte impatto su scuole, aziende e ospedali.
Secondo i dati più recenti, nel gennaio 2025 l’Italia ha raggiunto un picco di 17,6 casi di sindromi simil-influenzali ogni mille assistiti. Questo incremento è stato causato non solo dai virus influenzali, ma anche da altri virus respiratori come il virus respiratorio sinciziale e il Rhinovirus.
Chi deve vaccinarsi e perché?
Il vaccino antinfluenzale resta la principale forma di prevenzione. È raccomandato per tutte le persone dai 6 mesi in su, ma è gratuito e prioritario per alcune categorie:
- Anziani sopra i 60 anni
- Bambini da 6 mesi a 6 anni
- Persone con patologie croniche (diabete, malattie respiratorie o cardiovascolari, tumori)
- Donne in gravidanza
- Operatori sanitari e lavoratori di servizi essenziali
- Persone che lavorano a contatto con animali (veterinari, allevatori)
- Donatori di sangue
Vaccinarsi non protegge solo se stessi, ma anche chi ci sta accanto: familiari anziani, persone fragili o immunodepresse, bambini molto piccoli.
Le novità del vaccino 2025-2026
Ogni anno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiorna la composizione del vaccino in base ai ceppi virali più diffusi. Per la prossima stagione, il vaccino sarà trivalente o quadrivalente, e conterrà le nuove varianti A(H1N1), A(H3N2) e virus B, selezionate in base alla circolazione mondiale dei virus influenzali.
Inoltre, il vaccino potrà essere somministrato anche insieme ad altri vaccini, come quelli contro il COVID-19, il pneumococco o l’Herpes Zoster. Questa possibilità consente di risparmiare tempo e garantire una copertura più completa, soprattutto nei soggetti a rischio.
Le semplici regole che fanno la differenza
Oltre al vaccino, ci sono alcune regole di buon senso che aiutano a prevenire il contagio:
- Lavarsi spesso le mani
- Coprire naso e bocca quando si starnutisce o tossisce
- Restare a casa se si hanno sintomi
- Evitare il contatto con persone malate
- Usare la mascherina se si hanno sintomi respiratori